giovedì 19 aprile 2012

Recuperiamo le nostre piazze

Idea n. 16. Le piazze sono un po' il mio "pallino". Uno dei miei primi interventi pubblici, circa due anni fa, aveva come oggetto Piazza Sant'Antonino ed il suo progetto di riqualificazione. Allora ero stato preveggente dicendo che per la piazza mancava completamente un'idea guida. Difatti l'amministrazione Reggi si è poi limitata a rifare la pavimentazione (inaugurandola anche in pompa magna!). Altra piazza che langue priva di uno scopo funzionale è quella della Cavallerizza. Fli la questione l'ha aperta già in tempi non sospetti, denunciando la desertificazione della piazza-giardino. Tra l'altro il progetto Eataly sembra aver subito qualche rallentamento di troppo. Poi Piazza Cittadella: rinvio all'idea n. 01 per la proposta di trasformarla in un parco stile Pilotta di Parma. Non possiamo infine dimenticare lo scempio di Piazza Cavalli firmato dalla Giunta Reggi: pietre storiche sostituite con pietre nuove e piazza completamente rovinata dall'effetto "scacchiera".
La piazza è da sempre luogo simbolo e vitale di ogni Comune: recuperiamo il suo valore sociale.
Ma perchè tutta questa attenzione alle piazze? Sono convinto che la piazza sia da sempre, nella storia degli italiani, il luogo simbolo e vitale della comunità e del suo Comune. La piazza è fin dall'antichità il naturale centro di aggregazione dei cittadini, utile alla socializzazione come al commercio. 
Guardando le città moderne, e i quartieri costruiti dagli anni '60 in poi, noto come le piazze sono state dimenticate dagli urbanisti del tempo. Sono convinto che i quartieri dormitorio senza centri di aggregazione siano un grosso male per ogni comunità. Come Aristotele diceva, "l'uomo è un animale sociale", non può restare solo, ma ha bisogno di organizzarsi con altri uomini. 
La Piacenza del futuro dovrà quindi recuperare la funzione sociale delle proprie piazze, assegnando ad ognuna una funzione precisa (mercato, eventi pubblici, concerti, aggregazione, riposo). Tutto questo sarà sicuramente un presupposto della rivitalizzazione del centro storico, ma potrà essere fatto anche in periferia: la nuova Porta San Lazzaro è infatti un esempio positivo di connessione tra spazio pubblico e privato. 

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