giovedì 26 aprile 2012

Due proposte su società partecipate, soldi e potere

Idee nn. 22 e 23. Oggi espongo due proposte di cui si è parlato in Piacenza Viva, entrambe mirate ad abbattere i costi della politica ed a contrastare clientelismo e conflitti di interesse. Parliamo allora delle aziende   attraverso le quali gli enti gestiscono i servizi pubblici, in particolare delle società partecipate dal Comune:
a) in primo luogo dovrebbe essere data al Comune la possibilità di ritenere parte dello stipendio che i consiglieri di amministrazione designati dai partiti percepiscono per la loro presenza nei Cda. Questo perché il più delle volte l'impegno dei consiglieri è esiguo (per non dire di facciata) e tale da non giustificare veri e propri stipendi. In questo modo il Comune potrebbe risparmiare molti fondi pubblici.
b) in secondo luogo occorre stabilire che non siano i segretari di partito a designare gli amministratori, ma questi vengano eletti attraverso un procedimento aperto in Consiglio Comunale, in modo da vagliare la loro competenza e stimolare l'elezione delle persone più preparate. 
In questo modo i partiti avranno meno potere di spartirsi poltrone. 
Idee suggerite da Ing. Milani, Piacenza Viva.

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